Il progetto, avvalorato da un ricco e pregevole corpus di opere bi e tridimensionali dedicate ai più importanti periodi storici della nostra civiltà, si coniuga con quello ideato dalla stilista Eleonora Altamore, dedicato alla “Donna universale”. Con un mirabile linguaggio simbolico, le creazioni musive rievocano le principali attestazioni culturali che, lungo i secoli e i millenni, scorrono dalle prime attestazioni, risalenti al Paleolitico Superiore, a quelle più recenti, relative al XX secolo. Le opere, talora di considerevoli dimensioni, seguono un “filo rosso” continuo, esplicativo delle nostre radici e del loro sviluppo. Da memorie preistoriche a realtà storiche, le creazioni rammentano civiltà di somme spessore, spaziando, in particolare, dalla Mesopotamia e dall’Egitto alla Grecia e a Roma, dal Medioevo e dal Rinascimento al Barocco e al Neoclassicismo, dal Romanticismo e dall’Impressinismo all’Art Nouveau e all’Art Déco. Si perviene, così, al Novecento e alle soglie del Terzo Millennio con opere di assoluta attualità lessicale, consonante con astrazione e figurazione.