Il progetto, denominato Geometria Astrale,  si compone di due segmenti tematici distinti fra loro, ma tangenti per quanto riguarda armonia e bellezza. Infatti, essi evocano rispettivamente, in chiave astratta, echi della Sezione Aurea e dei Solidi Platonici, coniugati nell’evoluzione della luce cromatica e dell’equilibrio compositivo. L’astrazione formale, unita ai profondi o luminosi toni coloristici, rammentano il mistero universale e la sua infinita dimensione.

La “sezione aurea”, o “divina proporzione”, è liberamente interpretata con opere bidimensionali da cui emerge il divenire dell’omonima spirale o la partizione del relativo rettangolo. Le “astratte” tarsie geometriche e l’andamento curvilineo della spirale stessa  sottolineano uno sviluppo strutturale consonante con l’armonia di natura e cosmo. Le creazioni rivelano, quindi, una proiezione “liminarista”, ossia una tensione artistica rivolta oltre le soglie del nostro pianeta interiore e terrestre.

Nella loro compiutezza ideale, anche i “solidi platonici”, elevati a “geometria sacra”, sono autonomamente interpretati con creazioni bidimensionali in cui la profondità spaziale si evince dagli attivi andamenti lineari. Il corpus delle opere vince, quindi, la rigida regola  della fisica per dilatarsi nel dinamismo dell’arte. Così, con inedite risultanze moderne, il mosaico dona libertà e vigore a tematiche scientifiche, elaborate su efficienza compositiva ed intensa riflessione cosmica.