Il prefisso “geo” individua, come è noto, il pianeta Terra, nonché le sue possibili declinazioni. Fra queste emerge la “Geometria”, in particolare quella pitagorica ed euclidea. Da tali iniziali concetti matematici prende avvio il progetto artistico “Geosculture”. In verità, la geometria è presente in altre realtà musive dell’artista Patrizia Dalla Valle, come in “Geometria astrale”, che trae origine sia dalla “sezione aurea”, sia dai “solidi platonici”. Ma in quel precedente progetto è indagata, con libertà espressiva, la perfezione della geometria storica. In “Geosculture”, invece, si parte da quelle antiche basi per espandersi in un’astrazione lessicale che dona spunti inediti ai concetti di geometria piana e solida.

Le forme assumono andamenti volumetrici avulsi da precisi canoni matematici, pur suggerendo la matrice geometrica. Sia le sculture a tuttotondo, sia i pannelli con inserti in aggetto, manifestano la volontà di oltrepassare la rigidità della perfezione prettamente estetica per un annuncio di cosmica libertà universale. Le cromie delle tessere musive e degli interstizi materici rimandano ai colori della natura. Ma a queste tonalità si associano, sempre, i timbri dell’anima dell’artista, intrisa di cromatismi consonanti con le varie sfaccettature dell’esistenza umana.